In questi giorni di caldo torrido il condizionatore è uno dei componenti fondamentali della nostra auto, ma come comportarsi se non funziona?
Per capire come agire nel caso di un malfunzionamento del condizionatore occorre in primis avere un quadro generale del suo funzionamento.
- Come funziona il climatizzatore dell’auto?
In linea di massima il principio è simile a quello del condizionatore che abbiamo in casa: vi sono un serbatoio, un circuito di tubi in cui scorre un gas specifico con il compito di refrigerare e un compressore che si mette in funzione grazie al motore della macchina.
Ecco come avviene il processo e si rinfresca l’abitacolo:
L’aria calda viene aspirata dall’esterno della vettura, attraversa un radiatore posto all’interno del veicolo nel quale circola il gas refrigerante; in questo modo gli cede il calore e si abbassa la temperatura, inoltre l’aria perde umidità che viene scaricata sotto forma di condensa che gocciola da sotto vettura.
Inoltre i climatizzatori per auto possono essere di due tipi:
- Manuale: il conducente o il passeggero attraverso delle manopole possono impostare e gestire il flusso dell’aria, l’umidità e la temperatura in base alle loro preferenze.
- Automatico: l’impianto funziona in totale autonomia grazie a dei sensori e a specifici parametri impostati dal guidatore.
- Perchè il climatizzatore inizia a dare segnali di malfunzionamento?
Per funzionare al meglio l’impianto di climatizzazione ha bisogno di una regolare manutenzione. Nel caso in cui la tua auto si raffredda meno oppure ci vuole più tempo, vuol dire che il sistema ha perso di efficacia e le cause possono essere differenti, eccone alcune:
1)Presenza di eventuali perdite dal compressore: questo problema può verificarsi soprattutto se si utilizza l’impianto di climatizzazione soltanto in estate, lasciandolo fuori uso in tutti gli altri mesi dell’anno. Facendo così si rischia che la guarnizione dell’alberino si secchi e non regga più quando si mette nuovamente in funzione il climatizzatore.
È consigliabile quindi azionare l’aria condizionata per qualche minuto ogni settimana, anche in inverno ed è estremamente utile per disappannare il parabrezza.
2)Aria condizionata scarica: se la quantità di gas refrigerante nel compressore non è al giusto livello le guarnizioni possono seccarsi e i cuscinetti dell’albero possono usurarsi precocemente.
3)Filtro dell’abitacolo intasato: se il filtro dell’abitacolo è troppo vecchio (in generale occorre sostituirlo ogni 000-20.000 km) ed è sporco questo causerà una ventilazione più debole, un odore persistente nell’abitacolo e la formazione di condensa all’interno dei vetri. Se si verificano queste condizioni occorre controllare lo stato del filtro antipolline e se del caso sostituirlo.
4)Compressore rotto o difettoso: un sintomo tipico di questa causa consiste nell’uscita di aria meno fredda o in misura più debole dalle bocchette rispetto alla situazione normale.
Altre cause che potrebbero causare un malfunzionamento dell’aria condizionata sono rumori anomali all’accensione del climatizzatore, perdite di olio refrigerante dal compressore o mancanza di liquido, cuscinetti usurati, mancanza di gas refrigerante, condensatore guasto o ostruito oppure elettrovalvola difettosa.
- I principali sintomi del malfunzionamento:
Dopo aver illustrato le cause esistono almeno quattro sintomi del climatizzatore auto che indicano un suo malfunzionamento:
1)La temperatura interna dell’auto impiega molto tempo a scendere una volta acceso il climatizzatore: ciò può essere dovuto a una perdita del liquido refrigerante, al malfunzionamento del compressore dell’impianto di climatizzazione, ad un filtro intasato oppure ad un malfunzionamento di alcuni sistemi di controllo della temperatura.
2)Odore nell’abitacolo è sgradevole: solitamente è causato da polvere, funghi o batteri che hanno trovato dimora nel circuito del climatizzatore. Poiché i condotti accumulano umidità diventa fondamentale pulirli.
3)I vetri si appannano: normalmente ciò avviene perché l’apparecchiatura non raffredda adeguatamente, ad esempio, a causa di una perdita di gas nel circuito refrigerante. La soluzione in questo caso sarebbe semplicemente effettuare la ricarica.
4)Il flusso d’aria è insufficiente: anche se la temperatura è adeguata il getto d’aria non è sufficientemente potente. Questo di solito è un sintomo di un filtro intasato che pertanto occorre pulire.
In alcuni casi inoltre è possibile che per via di una otturazione o malfunzionamento del tubicino di scarico, il climatizzatore auto non scarica la condensa all’esterno dell’abitacolo.
- Cosa fare in caso di malfunzionamento?
Appena avvertite le prime cause di malfunzionamento occorre recarsi presso un’officina autorizzata per effettuare tutte le verifiche del caso.
È indispensabile utilizzare un impianto di climatizzazione perfettamente funzionante non solo per viaggiare al fresco, ma anche per la sicurezza del conducente e dei passeggeri. Avere un’aria ben filtrata e salubre permette al guidatore di mantenersi più sveglio e reattivo al volante, diminuendo gli eventuali errori di distrazione.
In linea di massima è consigliabile verificare le condizioni del tuo climatizzatore almeno ogni 2 anni oppure ogni 60.000 km.
Hai notato un malfunzionamento del tuo condizionatore oppure hai necessità di far effettuare un controllo prima di partire per le vacanze? Prenota un appuntamento presso la nostra officina, i nostri tecnici di fiducia saranno a tua completa disposizione!